NO AL TAGLIO DEI PARLAMENTARI SENZA UNA NUOVA LEGGE ELETTORALE

La democrazia rappresentativa, fondata sulla centralità del Parlamento, non consente certo di evitare tutti gli errori che le vengono addebitati – lentezza, corruzione, inefficienza – ma è l’unico sistema che consenta di correggerli.

Ecco perché al referendum sul taglio dei parlamentari, insieme a pochi altri colleghi parlamentari ho votato e fatto campagna per il “No”.

Il patto tra Pd e Movimento 5 Stelle prevedeva che, contestualmente al taglio dei parlamentari, fossero inseriti contrappesi istituzionali e soprattutto una nuova legge elettorale utile a bilanciare l’eccessiva torsione maggioritaria prodotta dalla riduzione della rappresentanza. 

Quel patto, come ampiamente previsto, è stato tradito.

Il silenzio non è una linea politica, Left Wing, 2 ottobre 2019