NO AL TAGLIO DEI PARLAMENTARI SENZA UNA NUOVA LEGGE ELETTORALE
La democrazia rappresentativa, fondata sulla centralità del Parlamento, non consente certo di evitare tutti gli errori che le vengono addebitati – lentezza, corruzione, inefficienza – ma è l’unico sistema che consenta di correggerli.
Ecco perché al referendum sul taglio dei parlamentari, insieme a pochi altri colleghi parlamentari ho votato e fatto campagna per il “No”.
Il patto tra Pd e Movimento 5 Stelle prevedeva che, contestualmente al taglio dei parlamentari, fossero inseriti contrappesi istituzionali e soprattutto una nuova legge elettorale utile a bilanciare l’eccessiva torsione maggioritaria prodotta dalla riduzione della rappresentanza.
Quel patto, come ampiamente previsto, è stato tradito.
Sul referendum alcuni sostengono che per non lasciare una riforma populista in mano ai populisti dobbiamo diventare anche noi populisti invece che contrastare il populismo. Tesi suggestiva. Ma onestamente a me pare molto più efficace e semplice votare no.
Di Maio dice che tagliare i parlamentari non è antipolitica. E che l'antipolitica sono i trasformisti, che cambiano pur di rimanere al potere. Esattamente come ha fatto Di Maio. Che dunque è antipolitica. Come il suo referendum.#IoVotoNO