Fidati del futuro

fidati del futuro

Sta per iniziare un mese decisivo per il nostro paese, nel quale sceglieremo da che parte andare. Se verso la rassegnazione, o verso la fiducia. Se verso il passato, o verso il futuro. Destre e populisti giocheranno la propria campagna elettorale puntando su due fattori: promesse irrealizzabili e paura. Noi vogliamo invece parlare d’altro, perché siamo altro. C’è chi vorrebbe che la nostra società e i nostri quartieri si chiudessero sempre di più, che città spezzate divenissero focolai di ansie e insicurezze, che il racconto negativo di tutto ciò che è altro o diverso, dalle persone ai luoghi, cancellasse ogni curiosità, ogni speranza, ogni impegno. Noi no: perché ci fidiamo del nostro Paese, del nostro collega di lavoro, del nostro compagno di studi, del nostro vicino di casa, della strada e del quartiere che viviamo o che attraversiamo. È questo, oltre i programmi dei quali discuteremo – così come delle cose buone fatte e delle cose invece da correggere – quello che chiederemo ai nostri militanti, simpatizzanti, elettori, ai cittadini che incontreremo nelle piazze e nei mercati, nei quartieri popolari e nelle strade di periferia: #fidati degli altri, #fidati del futuro. Fidati di ciò che hai realizzato e di ciò che puoi ancora realizzare, fidati del tuo impegno, fidati dei luoghi che vivi: e fidati del futuro, che non è una promessa irrealizzabile, ma l’unica prospettiva concreta, reale, che distingue una politica di cambiamento da una di conservazione. L’unica a cui vale la pena dedicare se stessi.

Per questo ho scelto di candidarmi dove ho trascorso la maggior parte del mio tempo negli ultimi tre anni: nella periferia romana. Sarò in quei luoghi  che spesso vengono associati esclusivamente a questioni di marginalità,  nascondendo, quasi cancellando, quanto invece di buono, e di bello, c’è, resiste, cresce, produce innovazione sociale ed economica, racconta storie meravigliose di impegno, volontariato, impresa. Ecco, sarò proprio e soprattutto qui per raccontare di quanta fiducia esiste nonostante le difficoltà, e di come questa fiducia assieme al futuro che rappresenta merita di essere protetta e coltivata da chi la vorrebbe schiacciata dall’odio e dalla rassegnazione. Nonostante sia una sfida difficile, soprattutto nel mio collegio dove partiamo da quasi venti punti di svantaggio, vi assicuro che sarà davvero una bella campagna elettorale. Anzi, lo sarà soprattutto per questo. Perché come ho provato a spiegare in questi anni, è proprio dove è per noi più difficile che si deve andare. È in quei luoghi dove nascono nuovi conflitti e nuove fratture che la sinistra serve di più. È quella casa nostra. #Fidati

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